Quando desideri tanto qualcosa, fai come il colibrì: non aver paura di cadere. Anzi, impara a farlo a tutta velocitá, per poi risalire.» Questa volta, però, a Teo sembra impossibile risalire: é stato bocciato in seconda liceo, ma soprattutto ha fatto qualcosa di davvero sbagliato, e ora dovrá scontare un'estate di lavori socialmente utili. Sa che é una punizione giusta, eppure c'é qualcosa dentro di lui che non riesce a tenere a bada. Teo la chiama la Cosa proprio perché non é in grado di darle un nome: sa solo che é un nemico troppo forte e di cui non ha il coraggio di parlare a nessuno. Di certo non ai suoi genitori, distanti anni luce, ma nemmeno a Peach, la sua migliore amica, l'unica che sa leggere i suoi silenzi e aggiustare con la musica i suoi giorni storti. Tutto cambia quando su una panchina incontra un signore anziano che dice di essere un ex professore di nome Francesco Bove.