Johanna torna in Norvegia dopo trent'anni di assenza e, rompendo il divieto di contattare la famiglia, telefona alla madre, che ormai ha ottantacinque anni ed é vedova. Nessuna risposta. Per i suoi parenti Johanna non esiste più: é morta quando, appena sposata, studentessa di Legge per volere del padre avvocato, ha mollato tutto per diventare pittrice e si é trasferita nello Utah con il suo professore d'arte, con cui ha avuto un figlio. Johanna ormai é un'artista piuttosto quotata, ma persino i soggetti dei suoi quadri scatenano l'ira dei familiari, che in essi vedono una denigrazione ulteriore nei loro confronti, soprattutto per il modo in cui viene raffigurata la madre.