Dafne é architetto, vive a Milano, é sicura di sé e indipendente, e cerca questa cura nelle leggi e nei simboli della matematica, provando a calcolare gli algoritmi delle emozioni. Ma la sua infanzia é rimasta nascosta da qualche parte. Non ha ricordi. Qualcosa si é incastrato in lei. Decide di andare da un'analista che le suggerisce di voltarsi indietro per tornare a cercare quella bambina che da qualche parte si é perduta dentro di lei, di tenerla per mano e di provare ad ascoltare la sua voce... Attraverso il filo dei ricordi, la Dafne adulta ritrova la Dafne bambina, la sua cittá, Napoli, la sua famiglia. Non sará facile questo incontro, perché quello che Dafne bambina ha da raccontare é ora commovente e tenero come il dolce della domenica, ora inquietante, come incubi in una camera buia...